2011 - Blog Franco Ziliani: Derbusco Cives
Derbusco Cives: in Franciacorta è nata una stella
I più attenti lettori di questo blog si saranno chiesti per quale motivo in due distinte degustazioni che ho avuto il piacere di condurre per AIS nel giro di due settimane, quella del 24 novembre al Club Nautico di Viareggio e quella del 3 dicembre, riservata ai Rosé, a Madonna di Campiglio, io abbia scelto di inserire in degustazione, accanto a Franciacorta noti e affermati come quelli di Cà del Bosco, Bellavista e Il Mosnel, o di aziende più piccole ma dotate di una certa storia come Enrico Gatti o Faccoli, un nome poco noto ai più come Derbusco Cives.
E si saranno anche chiesti, andando a visitare il sito Internet di questa azienda, dove spiccano le bottiglie di foggia molto ricercata e particolare opera (come le etichette e tutto il packaging) di quel mago che corrisponde al nome di Giacomo Bersanetti, se dietro a questa presentazione flamboyant (in inglese i vini vengono definiti Superlative Classic Brut of Franciacorta) che balza decisamente all’occhio e fa la differenza, se il sottoscritto si fosse improvvisamente convertito alla filosofia dominante che privilegia l’apparire sull’essere, il modo di presentarsi sulla sostanza.
Nulla di più sbagliato. Se ho inserito due diversi Franciacorta, il Brut Doppio Erre a Viareggio ed il Rosé in Trentino, di questa azienda dal nome latino, che non significa altro che “Cittadini di Erbusco”, che ha sede ad Erbusco e conta su 12 ettari vitati tutti dislocati in questo borgo che i responsabili dell’azienda definiscono l’Epernay della Franciacorta, la “capitale morale, l’epicentro della regione”, ed il villaggio dove, con buona pace degli altri villaggi franciacortini, si troverebbero i vigneti valutati 100%, i cosiddetti “vigneti cinque stelle”, è perché sono assolutamente convinto di trovarmi di fronte ad una delle realtà produttive più significative di tutta la zona.